Visita del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
Marco Bussetti,
insieme al presidente CNR, Massimo Inguscio presso la stazione di ricerca
‘Dirigibile Italia' del CNR, situata a Ny-Ålesund (Isole Svalbard)

Bussetti, insieme al presidente del CNR, Massimo Inguscio, ha incontrato i
ricercatori e visitato anche le altre infrastrutture scientifiche italiane gestite dal
Consiglio Nazionale delle Ricerche (Climate Change Tower CCT, Stazione di
Gruvebadet). È la prima volta che un Ministro dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca italiano si reca presso la base artica.
"Abbiamo voluto dare un segnale forte con la nostra presenza - spiega il
Ministro Bussetti - e sottolineare l'importanza della ricerca in queste aree.
Abbiamo confermato il nostro impegno con la scorsa legge di bilancio,
costituendo il Programma di ricerche in Artico per il 2018-2020, che prevede
lo stanziamento di un milione di euro l'anno. Il nostro obiettivo è potenziare
quanto più possibile la ricerca in Antartide e nell'Artico. È necessario dare
continuità a questi programmi e aumentare le risorse. Come anche
mantenere e sostenere le infrastrutture di ricerca, favorire sempre di più la
collaborazione con gli altri Paesi, garantire un'adeguata formazione per
stimolare la crescita professionale di una nuova generazione di ricercatori".

Per Bussetti è inoltre "fondamentale promuovere un maggiore coordinamento
dei programmi di ricerca artica e antartica e procedere a una fusione dei due
in un'unica entità nazionale per la ricerca polare": un programma di sinergie
che punta al "rafforzamento della cooperazione scientifica internazionale" e
nell'ambito del quale è stato appena lanciato il nuovo Istituto di Scienze Polari
del CNR.
"L'Italia è presente in Artico da oltre vent'anni: un impegno, cui si aggiunge
quello per l'Antartide, che il nostro Governo ha rafforzato ottimizzando le
risorse destinate alle attività di ricerca polare", sottolinea il Ministro Bussetti.
"Al finanziamento strategico assegnato dal MIUR al Piano di Ricerca in Artico
(PRA), si aggiunge quello per il mantenimento della stazione ‘Dirigibile Italia'
del CNR e delle sue piattaforme osservative nelle Svalbard. Con il PRA è
stato inoltre costituito il Comitato Scientifico per l'Artico (CSA), al fine di
implementare la strategia italiana in quest'area. A queste importanti risorse
economiche si aggiunge il finanziamento di 23 milioni di euro assegnato al
Programma Nazionale di Ricerca in Antartide".

"Il riscaldamento in Artico è maggiore di quello globale e nei fiordi più veloce
che nel resto dell'Artico, per questo il lavoro di ricerca scientifica artica e
polare italiana e del CNR, che svolgiamo con la nostra base artica ‘Dirigibile
Italia' di ricerca a Ny-Ålesund, dal 1997, è strategico ed essenziale al fine di
comprendere e cercare di mitigare il riscaldamento globale e più in generale
per la protezione della terra e il futuro dell'umanità", afferma il presidente del
CNR, Massimo Inguscio. "In sintesi, l'Artico si scalda più rapidamente di
ogni altra regione del pianeta, con conseguenze negative anche alle medie
latitudini, incluso gli effetti sul Mediterraneo. Entrambe le regioni polari sono
cruciali per la stabilità climatica e ambientali del pianeta. Siamo molto lieti che
il CNR abbia costituito due nuovi istituti di Scienze polare e quello di
Bioeconomia che ci permettono di essere partner strategici con i colleghi
scientifici norvegesi che operano con strategia e autorevolezza in questo
campo a livello mondiale e, al tempo stesso, di attrarre i migliori ricercatori
italiani e stranieri da tutto il mondo come alcuni dei nostri bravissimi
ricercatori che stanno studiando in questa area geografica e abbiamo
incontrato durante questa missione".

L'aumento delle temperature medie dell'aria nel Kongsfjorden - che dal 2010
non gela più in inverno - è di 1.5°C/decade. Si assiste anche all'aumento del
flusso di radiazione infrarosso e a una riduzione della copertura di ghiacci di
circa il 3% per decade, che provoca un aumento di temperatura delle acque
oceaniche. La "atlantificazione" del fiordo, con un incremento della salinità di
0.7 unità per decade e della temperatura dell'acqua intermedia (4.3
oC/decade) e di fondo (1.6 oC/decade), ha ripercussioni su copertura di
ghiaccio, alghe, catena trofica e sull'intero ecosistema. L'accelerazione dello
scioglimento del permafrost in Artico, inoltre, libera gas serra e intensifica il
riscaldamento globale: alla fine del 2100, il rilascio dei gas serra da parte del
permafrost potrà raggiungere il 25% del corrispondente rilascio legato all'uso
dei combustibili fossili.

A conclusione delle commemorazioni del novantennale dell'impresa
comandata dal Generale Umberto Nobile a bordo del ‘Dirigibile Italia', che
sorvolò il Polo Nord e purtroppo si concluse tragicamente, Bussetti e Inguscio
hanno anche apposto, durante la visita in Artico, una targa commemorativa
presso il pilone di attracco dal quale il dirigibile partì per le sue missioni, in
memoria degli esploratori e ricercatori che hanno speso le loro vite per il
progresso culturale, scientifico e tecnologico.
In occasione della sua visita in Norvegia, il Ministro ha incontrato presso
l'Istituto Italiano di Cultura di Oslo rappresentanti della comunità scientifica
italiana.