Il 14 luglio è stato sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Lapidei tra Anepla e Confindustria Marmomacchine da una parte (con la partecipazione di una delegazione composta dai rappresentanti delle Associazioni territoriali di Confindustria dei distretti più significativi) e le segreterie nazionali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil dall'altra.
In questa tornata le trattative hanno risentito dell'eccezionalità dell'andamento dell'inflazione del 2022 e 2023, quando il costo della vita si è "impennato" in ragione delle tensioni internazionali e l'inflazione ha raggiunto il tetto del 8,1 (2022) e del 5,7 (2023) e si impongono quindi qui alcune precisazioni.
Il rinnovo di tutti i contratti di lavoro collettivi solitamente utilizza come parametro di riferimento per l'aggiornamento dei salari l'indicatore IPCA-NEI (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato, al netto dei beni energetici importati), sulla base anche di un accordo "quadro" stipulato da Confindustria con Cgil Cisl e UIL che stabilisce proprio nel valore dell'inflazione programmata il riferimento per le trattative di rinnovo dei contratti nazionali di lavoro.
Questo sforamento rispetto alle previsioni inflazionistiche ha causato una erosione cospicua del potere d'acquisto dei salari e anche il nostro Contratto, come quello di tutti gli altri settori, ha dovuto prevedere una sorta "recupero postumo" del potere d'acquisto perso a causa dell'inflazione. Gli aumenti previsti (minimi tabellari ed Una Tantum) dal nuovo CCNL Lapidei sono quindi, in via assolutamente eccezionale, la risultante della sommatoria tra la compensazione per il biennio 2022/2023 di forte scostamento dell'inflazione reale rispetto a quella programmata e l'inflazione attesa per il futuro.
Nel rimandare alla lettura del testo degli articoli firmati del nuovo Contratto (che a breve sarà stampato e che comunque è disponibile in rete), si riassumono qui i punti principali dell'accordo:
- Aumento medio di 240 euro mensili lordi a livello C distribuito in tre tranches di pari importo (80 euro) a decorrere dal 1° luglio 2025, 1° luglio 2026 e 1° luglio 2027;
 - Una Tantum in via del tutto eccezionale e per la durata della vigenza del contratto. Sono riconosciuti ad ogni lavoratore strumenti di welfare per un valore di complessivi euro 1000 in 4 tranche di pari importo alle scadenze del 31 luglio 2025, 30 novembre 2025, 31 luglio 2026 e 30 novembre 2026.
 - Fondo Arco Aumento dello 0,30% del contributo a carico dell'Azienda, suddiviso in 3 tranches di pari importo ed aventi decorrenza dal 1° luglio 2026;
 - Assistenza Sanitaria integrativa: a decorrere dal 1.1.2026 la quota a carico dell'impresa per ogni lavoratore è pari a euro 18 per ogni lavoratore.