Abbiamo intervistato Anne-Manuèle Hébert, Direttrice di Pollutec, che ci ha offerto un'anticipazione approfondita sull'edizione 2025 del salone, in programma a Lione dal 7 al 10 ottobre, tra temi chiave, nuove sfide e prospettive per il futuro

Giunto alla sua 47ª edizione, Pollutec si conferma come punto d'incontro strategico per imprese, territori e istituzioni in cerca di risposte concrete alla sfida della transizione ecologica.
Con oltre 2.000 espositori, 51.000 partecipanti attesi e un ricco programma centrato su salute, decarbonizzazione, bioeconomia e scienza, Pollutec 2025 punta dritto all'azione.
In un momento segnato da crescenti incertezze politiche e ambientali, la direttrice Anne-Manuèle Hébert ci racconta la visione, le novità e il ruolo di Pollutec come piattaforma di innovazione e cambiamento.

Quali sono le principali novità rispetto all'edizione svoltasi a Lione nel 2023? 

Le grandi tendenze del salone sono in linea con le tre sfide che stiamo attualmente affrontando: inquinamento e rifiuti, perdita di biodiversità e esaurimento delle risorse naturali, e cambiamento climatico. Per continuare ad essere un riferimento ed affrontare le crescenti sfide della transizione, Pollutec ha ideato nuovi spazi per mettere in luce le soluzioni innovative e creare sinergie a tutti i livelli: 
- Down to Earth, L'Expo, progettata in collaborazione con Maxime Blondeau, cosmografo, insegnante e conferenziere. L'esposizione fornirà spunti essenziali per comprendere le sfide legate all'ambiente prima di scoprire il salone e le soluzioni presentate in fiera.
- Un Forum filiere dove saranno organizzate delle giornate tematiche: agricoltura, tessile e mobilità.

In particolare, cosa ci si può aspettare dall'installazione immersiva "Down to Earth, The Expo"?
Presentata per la prima volta a Pollutec Paris, Down to Earth, The Expo farà il suo debutto quest'anno a Lione. Vera e propria area immersiva di oltre 200 m², l'esposizione rappresenterà uno spazio didattico che permetterà ai visitatori di comprendere meglio le principali sfide ambientali e immaginare sinergie tra diversi settori e stakeholder.
L'obiettivo di Down to Earth, The Expo è quello di fornire degli strumenti a tutti i partecipanti per sensibilizzarli sulle diverse tematiche ambientali. Co-costruito con il cosmografo, conferenziere e insegnante Maxime Blondeau, Pollutec propone così un viaggio visivo e interattivo. 

Pollutec 2025 si svolgerà in un momento definito "politicamente inedito". In che modo questo contesto influenzerà il programma 
e gli obiettivi della manifestazione?

Nonostante un contesto internazionale più che sfavorevole alla transizione ecologica, con cali nei finanziamenti per la transizione e nelle politiche ambientali, Pollutec vuole dimostrare che le aziende, in quanto attori economici e politici, hanno un ruolo da svolgere in questa importante trasformazione.
La missione di Pollutec rimane quella di promuovere l'accelerazione della trasformazione ecologica di aziende e territori. In quest'ottica, il programma e i diversi spazi sono stati progettati per valorizzare azioni concrete, continuare ad accompagnare le industrie nel loro desiderio di trasformazione e offrire loro una piattaforma per presentare le loro soluzioni ambientali innovative.
Le 4 tematiche principali - Salute, Scienza, Decarbonizzazione e Bioeconomia, permettono a Pollutec di riaffermare il proprio impegno per l'ambiente, ricordando a tutti che l'ecologia non è un'opinione, ma una scienza. Le conferenze sulla Tribune confermeranno il focus della fiera, ad esempio:
- Proteggere la scienza e ricreare la fiducia, 7 ottobre; 
- Finanziare l'accelerazione della transizione ecologica, 8 ottobre;
- I Pollutec Innovation Awards; 
- Evoluzione della scienza e del nostro rapporto con il mondo, 10 ottobre.

Le quattro tematiche portanti (salute, decarbonizzazione, bioeconomia e scienza) verranno affrontate con quali modalità e strumenti all'interno della fiera?

L'edizione 2025 si articolerà attorno a 4 tematiche principali: 
- Salute: mettere in luce l'interdipendenza tra salute e ambiente, ripensando i nostri stili di vita per costruire un futuro più sano e sostenibile. Saranno affrontati temi molto attuali : la qualità dell'aria, il disinquinamento, la contaminazione da PFAS, ma anche la proiezione di un futuro a +4° e i necessari adeguamenti. 
- Bioeconomia: Liberarci dalle risorse fossili a favore delle risorse locali e naturali, e favorendo un'economia rigenerativa basata sulla natura. Saranno affrontati soprattutto gli aspetti chimici (composti e prodotti di origine biologica come alternativa a quelli derivati dal petrolio) e quelli della produzione energetica (biocarburanti e biogas).
- Scienza: Rimettere la conoscenza e la ricerca scientifica al centro dei dibattiti ambientali. Verrà sottolineata l'interdipendenza di temi come la salute e la transizione, per dimostrare che la scienza è la base da cui partire per un progresso al servizio del clima.
- Decarbonizzazione: Esplorare soluzioni innovative per ridurre la nostra impronta di carbonio, promuovere la transizione energetica e plasmare un futuro sostenibile nelle industrie e nei territori. I temi trattati saranno legati allo stoccaggio di energia, alla circolarità nelle filiere industriali e all'impatto della decarbonizzazione sui territori.
Queste 4 grandi tematiche faranno da filo conduttore ai vari speech di Pollutec e guideranno così gli scambi durante il salone. Saranno organizzate numerose conferenze con l'intervento di rappresentanti delle collettività, associazioni e numerosi attori dell'industria, in particolare: 
- Costruire la città rigenerativa: spiegazione ed esempi, 7 ottobre;
- Industria circolare: una risposta concreta alle esigenze di decarbonizzazione, competitività e sovranità dell'industria? 7 ottobre;
- Stoccaggio energetico - tra sostegno alla decarbonizzazione e tensione sui metalli, 8 ottobre;
- Quale salute in un mondo a +4 gradi? 8 ottobre;
- PFAS in Europa: dalla contaminazione all'azione, quali soluzioni per proteggere la nostra salute e il nostro ambiente? 9 ottobre; 
- Materiali di origine biologica, materiali riciclati - stesse sfide, stessi ostacoli ? 9 ottobre per discutere dello sviluppo di processi basati sulla biomimetica e la bioeconomia; 
- Sotto i nostri piedi: Salute e uso del suolo, 9 ottobre; 
- Funghi, enzimi batterici, disinquinatori di ieri, riciclatori di domani? 10 ottobre, per valorizzare progetti di disinquinamento con l'uso di microbi.

I Pollutec Innovation Awards rappresentano una vetrina importante per l'eco-innovazione. Con quali criteri verranno selezionate le aziende premiate?

I Pollutec Innovation Awards sono un concorso internazionale che premia le innovazioni tecnologiche e di servizio più significative e con un forte potenziale di mercato nei settori ambiente ed energia. Pollutec privilegia le soluzioni realmente innovative nel loro settore e che rispondono a un'esigenza concreta.
Durante la sessione di pitch in fiera, la giuria valuterà le innovazioni presentate in base a una griglia definita i cui criteri sono i seguenti:

  • Innovazione: 40%
  • Potenziale di mercato: 40%
  • Presentazione: 10%
  • Eco-condizionalità (impatto ambientale dell'innovazione): 10%

La chiarezza della presentazione, il posizionamento dell'offerta - la visione di mercato - e la sua adeguatezza alle aspettative saranno fattori decisivi nella decisione finale della giuria. Delle 12 innovazioni preselezionate e valutate, tre saranno infine scelte e beneficeranno di una maggiore visibilità durante Pollutec.

Con oltre 400 conferenze previste quali saranno gli appuntamenti da non perdere?
Vetrina delle soluzioni innovative e delle best practices a favore dell'ambiente, Pollutec è riconosciuto come salone di riferimento nel settore. L'edizione 2025 si svilupperà attorno a numerosi eventi importanti, e questo durante i quattro giorni del salone. 
Tali eventi saranno anche il risultato di un ricco programma, di portata internazionale con dibattiti ispiranti, animati da figure chiave del settore : 400 conferenze, 16 spazi per speech in diverse zone del salone, i Pollutec Innovation Awards, i business meeting, villaggi e forum tematici, i padiglioni regionali, il Talent Hub, un Hub visitatori perfezionato, delegazioni internazionali, ecc.

Quali sono gli obiettivi che vi ponete concretamente per questa edizione di Pollutec, in termini di impatto sull'industria e sui territori?
Pollutec desidera più che mai contribuire all'accelerazione della transizione ecologica. 
Il suo principale punto di forza è di essere generalista: questo permette di presentare soluzioni e innovazioni provenienti da tutti i settori ambientali.
Gli obiettivi concreti che ci prefiggiamo sono soddisfare il più possibile le aspettative del nostro pubblico (aziende e collettività) e perfino anticipare determinate esigenze. È quello che proponiamo sia nella parte espositiva che attraverso tutta la nostra programmazione (conferenze, workshop, hub tematici, appuntamenti d'affari, ecc.).
Per esempio, svilupperemo delle tematiche emergenti come il trattamento dei PFAS, la gestione della CO2 (dalla cattura alla valorizzazione passando per lo stoccaggio) o ancora i rischi legati alla transizione ecologica, senza dimenticare la grande problematica dell'integrazione sempre più forte delle nuove tecnologie e dell'uso dei dati.
In una parola, nonostante la battuta d'arresto a cui stiamo assistendo oggi, desideriamo dimostrare che la filiera Ambiente è sempre dinamica e che prosegue i suoi sforzi nel proporre soluzioni innovative sempre più pertinenti e sobrie in tutti i suoi ambiti.

Ci può dare qualche anticipazione sulla partecipazione italiana a Pollutec? 

Per quanto riguarda la partecipazione italiana, segnaliamo:

Per il settore waste ed energia: 
Nord engineering; Longo Euroservice srl; Interpump Group Spa; Macpresse Europa Srl; Zato Spa; Hiro Robotics Srl; B.C.E. Srl; BTS Biogas Srl.

Per il settore trattamento dell'aria:
Airprotech; Area Impianti; Airbravo Srl.

Per il settore acqua:
Dragoflow; EMEC.

Oltre a queste aziende, che parteciperanno in maniera indipendente, Pollutec ospiterà le collettive dell'agenzia ICE (che porta un totale di 23 aziende) e del Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte (Ceipiemonte, al cui interno verranno rappresentate 12 aziende).

Dalle parole di Anne-Manuèle Hébert emerge con chiarezza una visione ambiziosa e al tempo stesso pragmatica: Pollutec 2025 non vuole essere soltanto una vetrina di soluzioni tecnologiche, ma un vero e proprio acceleratore di cambiamento, capace di riunire sotto lo stesso tetto imprese, istituzioni, comunità scientifica e società civile.